Il termine sanscrito pranayama è composto da due parole: prana e ayama. Prana significa âenergia, forza vitaleâ e ayama significa âestensioneâ, âespansioneâ, quindi pranayama può essere tradotto letteralmente come ânon dispersione di pranaâ o âritenzione del respiroâ.
In sanscrito la parola Prana significa respiro, ma anche energia vitale, âessenzaâ che potremmo tradurre con un concetto simile ad âanimaâ. Per conservare la vita dobbiamo quindi conservare il respiro.
âTutti quanti gli dei, compreso il signore Brahma, si dedicarono alla pratica del Pranayama perchè avevano paura della morte. Noi, che siamo mortali, dobbiamo seguire la medesima via e controllare il respiro.â
Hathayoga Pradipika
Il respiro è vita, lâassenza di respiro conduce alla morte. Lâossigeno che inspiriamo è un costante apporto energetico che mediante ossidazione mantiene in vita ogni cellula. Il Prana è lâessenza della vita, il Pranayama ci insegna a gestire questa energia. Con il controllo del respiro posiamo mantenere il corpo in salute e un efficiente funzionamento degli apparati.
Ma non solo, il respiro è collegato alla mente e si influenzano a vicenda, attraverso il controllo del respiro possiamo acquietare la mente, quindi è utile per chiunque abbia bisogno di pace mentale⌠in pratica tutti noi!
COSA Ă IL PRANAYAMA
Secondo gli antichi insegnamenti yoga, prana è lâenergia vitale che circola attraverso i 72000 nadi, o canali energetici, presenti nel nostro corpo. Tramite il controllo e la consapevolezza del respiro, si impara a dirigere e a controllare la circolazione del prana, guadagnando la possibilitĂ di incanalarlo in specifiche parti del corpo.
Attraverso una pratica costante si acquisisce inoltre la capacitĂ di risvegliare innumerevoli proprietĂ benefiche in noi stessi (ad esempio, se necessario, si potrĂ dirigere un grande flusso di vitalitĂ nelle aree dove sentiamo che manca).
Nonostante il prana non rappresenti direttamente il respiro, questa âforza/energia vitaleâ può essere percepita attraverso la regolazione del ciclo respiratorio. Pranayama in questo senso quindi viene inteso come la pratica della respirazione yogica, utilizzata per lavorare con il respiro, rafforzare ed estendere la respirazione ed espandere lâenergia portandola dal livello individuale a quello di energia cosmica.
PRANAYAMA E LA MENTE
Se la mente è stabile la mente è tranquilla, se la mente è agitata il respiro è agitato.
CosĂŹ come il corpo e la mente sono legati tra loro e la stabilitĂ di uno dipende dallâaltro, allo stesso modo il respiro e la mente sono due entitĂ inseparabili. Avrai notato infatti che quando la mente subisce uno shock, il respiro è veloce e superficiale, mentre quando è rilassata, anche il respiro è lento e profondo.
Durante la giornata solitamente non si fa caso al respiro, che è irregolare e si modifica a seconda del ritmo delle azioni e delle emozioni, questa condizione può essere modificata attraverso la pratica regolare del pranayama.
Le fasi del respiro sono:
Puraka â inspirazione
Recaka â espirazione
Kumbaka â ritenzione, che può essere eseguita a polmoni pieni, dopo Puraka â Antah Kumbaka â oppure a polmoni vuote, dopo Recaka â Bahya Kumbaka.
Per praticare Pranayama è fondamentale la posizione, che sia stabile e comoda, possibilmente a gambe incrociate e che permetta di mantenere il busto eretto senza sforzo.
Pratiche col respiro-Pranayama
Anuloma Viloma NADHI SHODANA
Respirazione a narici alternate, si esegue invertendo lâordine ad ogni inspiro (inspiro dalla narice destra, espiro a sinistra. Inspiro dalla narice sinistra ed espiro a destra), anche chiamata respirazione triangolare per il disegno che crea il movimento respiratorio. Purifica ed attiva i principali canali energetici, Ida (destra, solare, attiva) e Pingala (sinistra, lunare, lenitiva).
Chandra Pranayama
Si respira solo con la narice sinistra, per attivare Ida e le energie femminili.
Surya Pranayama
Si respira solo con la narice destra, per attivare Pingala e le energie maschili.
Ujjayi
Si esegue con una leggera chiusura della glottide e lâattivazionbe della muscolatura addominale. Fa salire lâenergia lungo il canale centrale, Sushumna. Cura i disturbi della gola, migliora la circolazione, diminuisce depressione e pigrizia, calma la mente e attiva il corpo.
Bhramari
La respirazione dellâape, si esegue con una chiusura della glottide, lâattrito dellâaria crea un suono simile ad un ronzio sia inspirando che espirando. Il suono calma la mente, favorisce la concentrazione e il rilassamento.
Bhastrika
Il mantice. Si inspira ed espira rapidamente, muovendo lâaddome come il mantice di un fabbro. Ottimo nei periodi freddi, aumenta il calore addominale, favorisce la digestione.
Kapalabhati â Cranio lucente
Lâinspiro è naturale mentre lâespiro è rapido e si ottiene con una potente contrazione dei muscoli addominali e pelvici. Favorisce un veloce ricambio di ossigeno, purifica il cranio e le vie respiratorie, prepara alla meditaszione.
Sitali
Rinfrescante. Si piega la lingua a cucchiaino e si inspira come se si succhiasse da una cannuccia, si espira dal naso. Ottima nella stagione calda, aiuta a rinfrescare il corpo, diminuisce la sensazione di fame e sete, vince la pigrizia
Sitkari
Simile a Sitali, ma si aspira lâaria dagli angoli delle labbra, tenendo i denti stretti.
Respirazione Yogica Completa
Tra le tecniche di respiro è la piĂš importante: massaggia gli organi addominali, elasticizza il diaframma, aumenta la capacitĂ respiratoria, aumenta lâapporto di ossigeno, calma la mente, predispone allâascolto. Cerca di rendere il respiro lento, facile, lungo, regolare, continuo, profondo, libero.
Inspirando rilassa lâaddome ed espandi il torace, espirando rilassa il torace ed attiva lâaddome.
Eâ importante praticare con costanza e pazienza, dedicando qualche minuto ogni giorno alla conoscenza di queste tecniche. La pratica deve avvenire gradualmente, senza sforzo, lasciando il tempo al corpo di metabolizzare e memorizzare la tecnica e gli effetti.
Si inizi con una decina di ripetizioni e con il tempo, gradualmente si aumentano i cicli.
Quando il mentale è in relazione costante con questa pulsazione, con questo respiro lento, il mentale rallenta e il prana non si disperde đ