Respirare col diaframma per riequilibrare le emozioni

Il diaframma anatomicamente è un vero e proprio muscolo che separa il torace (parte superiore del busto) dalla cavità addominale (parte inferiore del busto) 🌬
A livello fisiologico ha la stessa importanza dei polmoni nel processo respiratorio, perché è solo grazie ad esso che la cavità toracica si espande, permettendo ai polmoni di inspirare aria. La sua struttura è un mix di solidità e flessibilità. Ha origine da 3 diverse aree del corpo: parte sternale, parte costale e parte lombare/vertebrale ed è composto da fibre muscolari agganciate ad una lamina tendinea, che a differenza di molti altri tendini non si attacca a nessun osso.

L’unione tra il “sopra” e il “sotto”

Il diaframma ha delle cavità attraverso le quali passano dei ponti vitali per il corpo umano, che collegano il “sopra” con il “sotto” (ad esempio l’orifizio esofageo che permette il passaggio dell’esofago per l’assimilazione del cibo). Altre cavità fondamentali sono: l’orifizio quadrilatero che fa passare la vena cava e l’orifizio aortico per la aorta.

Come una sorta di cupola, il diaframma sorregge nella sua parte centrale il cuore, a cui è connesso direttamente attraverso  la membrana del pericardio (parte più esterna del cuore). La volta destra tocca il fegato mentre la sinistra la milza.
Elettricamente è collegato al sistema nervoso grazie ai nervi frenici, che nascono tra la terza, quarta e quinta vertebra cervicale. Le parti laterali di questo meraviglioso muscolo sono rivestite dalla pleura parietale (la stessa della cavità toracica) e, le parti più esterne dalla pleura costale (che ricopre anche la parte più interna della parte toracica).

Come lavora il diaframma

Lavora per noi ed al centro di noi stessi, 24 ore su 24, spesso in maniera poco ottimale, altre volte in modo faticoso. Vediamo perché.

E’ il fulcro della respirazione. Immaginando una bilancia con due piatti, è il contrappeso naturale dei polmoni nelle due fasi respiratorie:

  • Nell’inspirazione viene spinto verso il basso appiattendosi, permettendo al torace di espandersi ed ai polmoni di incamerare aria.
  • Durante l’espirazione si rilassa e salendo verso l’alto forma una U capovolta, che permette all’anidride carbonica di fuoriuscire

Il diaframma e il respiro

Avrai notato che in questo piccolo viaggio sul diaframma, siamo rimasti a lungo sulla parte fisiologica e funzionale per capire a fondo quanti punti diversi del corpo il diaframma è capace di influenzare. Proprio come un personal trainer  nelle nostre palestre, disegna per noi la classica scheda con i diversi attrezzi ed esercizi, il diaframma è capace di “massaggiare” attraverso una respirazione ottimale: fegato, stomaco, polmoni, spalle, addome, gabbia toracica, intestini, milza e pancreas, schiena, basso ventre e parte del sistema nervoso.

Respirare bene aiuta il diaframma a svolgere e sue funzioni benefiche, olisticamente, sull’intero organismo: respirazione, digestione, defecazione, minzione, capacità di rilassamento, recupero delle energie attraverso il sonno 🔅

LA RESPIRAZIONE ADDOMINALE

Come usare il diaframma

In Riflessologia Olistica il diaframma ha una potentissima capacità di riequilibrio su tutte e 5 le emozioni.
Il consiglio è molto semplice: respirare con l’addome, immaginando di gonfiare un palloncino nella pancia (zona ombelico).🎈
Sdraiati, porta le mani sull’ombelico poggiandole delicatamente sopra e respira. Inspira ed espira. Se sentirai le mani sollevarsi gradualmente senza sussulti e sobbalzi, la tua respirazione sarà ottimale, segno che il diaframma è a lavoro per il tuo benessere.

Attraverso la respirazione diaframmatica e addominale si fa spazio per lasciare andare le emozioni che tratteniamo a livello viscerale oltre che attuare un vero e proprio massaggio che nutre e sfiamma tutto l’apparato gastrointestinale 😉

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