Bruciore, dolore e acidità di stomaco, talvolta con difficoltà a deglutire e tosse, interessano una persona su tre. I rimedi naturali adatti aiutano a sconfiggere il reflusso gastroesofageo.
Ai cambi di stagione possono accentuarsi certi disturbi digestivi, inclusa la malattia da reflusso gastroesofageo (nota anche con l’acronimo MRGE o, dall’inglese, GERD).
I sintomi del reflusso gastroesofageo e i farmaci per curarlo
Il reflusso gastroesofageo e un’infiammazione della mucosa dell’esofago provocata dalla risalita dei succhi gastrici (acidi) o, meno frequentemente, della bile (a pH basico).
Nel tempo, la flogosi persistente dà luogo ai classici sintomi del reflusso gastroesofageo quali il rigurgito, il dolore – tipicamente “bruciante” (pirosi) e localizzato alla bocca dello stomaco o dietro lo sterno -, la sensazione di disagio nel deglutire (disfagia), una strana tosse, spesso bollata come “nervosa”, e altri fastidi minori.
I medicinali comunemente impiegati per tamponare il reflusso sono gli inibitori di pompa protonica e comprendono molecole come omeprazolo, lansoprazolo, esomeprazolo, pantoprazolo.
Sebbene in alcune situazioni il ricorso a questi farmaci sia necessario, una razionalizzazione della loro prescrizione andrebbe considerata con attenzione, dal momento che le ricerche scientifiche sono sempre più concordi nell’evidenziare effetti collaterali anche importanti delle terapie antireflusso, tra cui maggior incidenza di osteoporosi, rischio più elevato di infezioni intestinali, carenze di vitamine e minerali.
In questo scenario acquista rilevanza l’opportunità di ricorrere a rimedi naturali utili per attenuare o sconfiggere il reflusso gastroesofageo e il suo corredo sintomatologico.
Cure naturali per il reflusso gastrico e l’esofagite
E’ soprattutto dalla fitoterapia che possiamo attingere le soluzioni naturali migliori per contrastare l’infiammazione provocata dal reflusso esofageo.
Questi presidi naturali antireflusso si prestano bene a essere impiegati sia in autonomia, sia all’interno di un programma organico finalizzato al riequilibrio della sfera digestiva, che comprenda anche oculate migliorie della dieta e dello stile di vita.
PROBIOTICI E PREBIOTICI
Sfiammano, sgonfiano ed aiutano la digestione. Si consigliano cicli di un mese in primavera e in autunno abbinati ad erbe per depurare l’organismo ed aiutare il fegato nella digestione
LIQUIRIZIA
La liquirizia (Glycyrrhiza glabra) è dotata di spiccate proprietà antinfiammatorie. I principi attivi estratti dalla radice – principalmente la glicirrizina e l’acido glicirretico suo derivato, oltre ad alcuni flavonoidi – agiscono in maniera elettiva sulle mucose di esofago e stomaco, alleviando i sintomi del reflusso gastrico. Le compresse di estratto di Glycyrrhiza glabra contengono la droga in forma più concentrata, ma contro i disturbi dovuti al reflusso si può utilizzare con successo anche il decotto, che è inoltre un valido antitussivo.
La liquirizia va impiegata con cautela se si soffre di ipertensione, preferendo in questo caso formulazioni prive di glicirizzina (comunque efficaci)
ALOE
Difficile trovare qualcuno che non abbia sentito parlare delle virtù di questa pianta. Per quanto a volte i media e l’opinione comune magnifichino fin esageratamente questo rimedio, del tutto meritata è la fama dell’aloe (Aloe vera o Aloe barbadensis) come riepitelizzante delle mucose gastroesofagee e della pelle.
Per ottenere vantaggi digestivi e beneficiare degli effetti antinfiammatori e cicatrizzanti dell’aloe è però fondamentale assicurarsi di assumere prodotti che contengano il solo gel, estratto dalla parte centrale della foglia, e non anche il succo, che invece può essere addirittura controindicato (questo articolo sulle proprietà dell’aloe aiuta a sgombrare il campo da equivoci terminologici).
BOSWELLIA
Anche i principi attivi presenti nella resina della boswellia (Boswellia serrata) contribuiscono a ridurre la flogosi causata dal reflusso gastroesofageo. Questa pianta indiana, molto apprezzata dalla tradizione ayurvedica, stimola la riparazione della mucosa gastrica, senza controindicazioni né effetti collaterali di rilievo.
Suggerisco di optare per le preparazioni più concentrate, come le capsule di estratto secco di boswellia titolato e standardizzato in acidi boswellici.
MALVA, ALTEA, PIANTAGGINE
Grazie alle mucillagini che contengono, malva (Malva sylvestris), altea (Althaea officinalis) e diverse specie di piantaggine (Plantago spp.) formano una triade sinergica nel lenire le mucose infiammate e i sintomi del reflusso acido.
E’ possibile preparare un macerato a freddo lasciando in acqua per otto ore una o più d’una di queste piante, in vendita già pronte in taglio tisana in erboristeria.
Altre strategie per la salute dello stomaco
E’ noto che il reflusso gastroesofageo si riscontra con maggior frequenza nelle persone particolarmente sensibili allo stress.
Parallelamente all’adozione di una dieta adeguata e all’uso dei rimedi naturali specifici per il reflusso gastrico, ha quindi senso intervenire anche sulla sfera psicoemotiva. Alcuni fitoterapici sono particolarmente indicati allo scopo, come la melissa (Melissa officinalis), molto utile nelle somatizzazioni viscerali dell’ansia, e il tiglio (Tilia tomentosa), un presidio tra i più delicati.
Se tutto ciò ancora non bastasse, in un’ottica non convenzionale viene di solito consigliato di verificare la presenza di eventuali intolleranze alimentari: le ipersensibilità ai cibi e l’infiammazione che queste sono in grado di sostenere sono fonte tanto insospettata quanto frequente di disturbi legati al reflusso gastroesofageo e di altre difficoltà digestive
YOGA E MEDITAZIONE 😀
RESPIRAZIONE ADDOMMINALE
Portare il respiro nell’addome attivando la respirazione yogica addominale porta movimento a stomaco ed intestino aiutando la digestione, la peristalsi. Crea un naturale massaggio che sgonfia e sfiamma. Il respiro addominale calma le emozioni che si sintetizzano a livello viscerale come ansia, rabbia e nervosismo ❤