E’ a partire dal proprio corpo, dalla propria struttura fisica, dal proprio sentire che si pratica. Un altro aspetto fondamentale della pratica e che attraversa tutti questi nostri aspetti costitutivi è il respiro. Quotidianamente possiamo fare esperienza di come viene modificato dai nostri stati d’animo e dai nostri pensieri, possiamo accorgerci della relazione esistente tra respiro e emozioni. Per esempio quando siamo preoccupati, risulta corto e toracico, quasi bloccato; “facciamo un respiro di sollievo” una volta passato il momento, come per liberare il nostro respiro. Allo stesso modo possiamo notare come quando il respiro è calmo, anche la nostra mente è calma. Le emozioni le sentiamo attraverso e nel corpo e modellano e influiscono sulla nostra struttura muscolare-nervosa e sui nostri organi.
Di tutto ciò attraverso le tecniche dello yoga è possibile fare esperienza. Fare esperienza nel senso di divenirne coscienti: sapere e sentire, il contrario della conoscenza che nasce dalla mente intellettuale.
L’essere coscienti è ciò che differenzia l’hatha yoga dalla ginnastica, la conoscenza intellettuale e razionale dalla meditazione.
Nello yoga si cerca di entrare sempre più nella percezione di questa esperienza, nell’ascolto: per affinarlo, precisarlo. Per ripulirlo da tutte le conclusioni arbitrarie e infondate che spesso sono causa di visioni della realtà che danno origine a una relazione con le situazioni che causa mal-essere, disagio e ansia.